mercoledì 28 gennaio 2009

La prima denuncia è di Altroconsumo la Siae smentisce

Pirateria digitale: la Siae precisa che la proposta di legge portata alla ribalta da altro consumo non è sua. Si apre la consultazione in rete.

Dopo che avevamo pubblicato e commentato la proposta di legge sulla pirateria digitale, ci giunge richiesta di precisazione da parte della Siae, che riportiamo:

In riferimento al documento riguardante la diffusione telematica delle opere in rete che circola sul web, la Società Italiana Autori Editori smentisce che il testo della cosiddetta proposta di legge sia a questa attribuibile.
Pubblica post

La SIAE svolge infatti un ruolo di supporto e collaborazione all'interno del "Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale", unico organismo deputato ad elaborare una eventuale proposta di legge.

Roma 26 gennaio 2009

Legge clandestina contro la clandestinità ?

Allarme in rete per il disegno di legge , attribuito in un primo momento alla Siae, che poi ne ha smentito la paternità sulle regole dei diritti su contenuti trasmessi per via telematica
Il testo sarebbe comunque in discussione presso il Comitato Tecnico Contro la pirateria..
Molte cose suscitano più di un dubbio :
a) Si sta discutendo di una importantissima iniziativa di legge che riguarda l'accesso e la fornitura di servizi e contenuti per milioni di persone attraverso le piattaforme piu diffuse, in un ambito totalmente ristretto , tecnico istituzionale , ma non tecnico in senso specialistico. Da questa scelta sono stati esclusi i reali attori della rete...quando occorrono regole condivise ed un processo assai più vasto.

b) La formazione del comitato tecnico riflette una tendenza alla autosufficienza ed alla presunzione della politica , della pubblica amministrazione e della burocrazia del tutto fuori luogo
c) Vi è il dubbio ,per le ragioni di cui sopra, che sia un provvedimento fatto ad uso e consumo di un unico modello di business , quello del copyright tradizionale, ma per favorire non i diritti si autore e contenuti nelle diverse forme di fruizione , ma chi maneggia e orienta lo stato di cose presente : cioè major e produttori già affermati ..contro gli interessi degli autori meno conosciuti e della diffusione del sapere.
d) Sorge il dubbio che il vero obbiettivo occulto , dell'articolo più grave e contrastato, cioè la responsabilizzazione dei service provider , sia semplicemente rivolto far vincere una causa milionaria , una a caso, voluta da una delle major nostrane.
Siamo certi che nessuno dei componenti , ha questo intento o alcun rapporto o interesse in corso con le majors, ma è facile incorrre in questo rischio se non si tiene in conto la molteplictà degli interessi.

e) La proposta reintroduce poi la logica persecutoria , e liberticida battuta a grande maggioranza in europa , che prevede il distacco da internet di chi non rispetti le regole . Questo è contrario a qualunque principio di libertà e responsabilità individuale , che invece andrebbe perseguito attraverso la chiara e certa attribuzione di responsabilità di legge all'utente. Una logica che corrisponde alla privazione della libertà di comunicare ("il carcere telematico") anche laddove il reato preveda una sanzione pecuniaria.

Lettori fissi

Leggetruffapuntonet ? diritti e doveri su internet

Qui si discute l'avvio di un disegno di legge sulla protezione dei diriti d'autore con mezzi telematici....i rischio è una ennesima truffa o una limitazione della creatività e libertà della rete Chiediamo che i lavoro del comitato tecnico contro la pirateria sia fato insiema agli uenti della rete e che vi sia una vasta collabrazione tra cittadini e parlamento